Rieccomi cari. E’ passato un po’ di tempo, ma sono ancora qui.
“Aho... era ora! Ma che fine avevi fatto? Eravamo in pensiero...”
“Aho... era ora! Ma che fine avevi fatto? Eravamo in pensiero...”
Vabbé... ho avuto i miei cazzi... scusami...
Oggi trovo motivo e motivazione di scrivere dopo aver passato un periodo per molti aspetti un po’ complicato e turbolento; per certi versi esso persiste, ma credo che sia insito nella natura umana trovarsi ad affrontare difficoltà, resistere, reagire e superarle. Evoluzione è anche questo.
Oggi trovo motivo e motivazione di scrivere dopo aver passato un periodo per molti aspetti un po’ complicato e turbolento; per certi versi esso persiste, ma credo che sia insito nella natura umana trovarsi ad affrontare difficoltà, resistere, reagire e superarle. Evoluzione è anche questo.
L’importante è non abbattersi… perché mentre oggi può essere
tutto nero, domani quel nero esteso potrebbe diventare un mero ed
insignificante puntino al cospetto del colore che lo circonda.
Questo post lo scrivo come premessa a quello che verrà in futuro.
Chissà se troverò motivazione per completare l’opera o se rimarrà incompiuta…
“Ma che stai addì??”
Si hai ragione. Non esiste un capo ed una coda… ci si pone
degli obiettivi nello sport e nella vita, ma non si può mica dire che “l’opera”
ha una fine (o un inizio)…
“ah ecco, hai capito”.
Già. Allora vediamo quale obiettivo mi sono posto nel
prossimo futuro.
In un post precedente (LINK) vi ho snocciolato tutta la mia
carriera sportiva. Di recente ho fatto un po’ il fannullone… limitandomi a
contenere la panza che avanza il più possibile senza cercare di cambiare troppe
taglie di vestiti e fare nuovi buchi alla cintura. Ci sono riuscito
discretamente; solo che si arriva ad un punto imbarazzante in cui ti dici… ok,
torniamo in forma… ci provi: corsetta lunedì… corsetta mercoledì… e poi corsetta…
boh… basta. Son stufo. Ecco.
Dopo anni di mini vacanzine, quest’anno ho deciso di farne
una seria. Islanda. Era dall’università che ci pensavo a quella terra stupenda.
Non vi sto ora a raccontare le meraviglie della Natura che ho visto (in caso
chiedetemi in separata sede o guardate le foto sul mio profilo instagram
@il_mansu_ )… sta di fatto che sono rientrato con gli occhi ed il cuore colmi
di bellezze. In più, il gruppo di ragazzi con cui sono andato è stato per me
uno degli incontri più belli mai fatti nella mia vita. C’ho lasciato il cuore
in Islanda… ed un pezzo appartiene anche a quegli amici che spero di rivedere
presto.
“ok ciccio… ma
torniamo a noi… sto obiettivo??”
Hai ragione… ma la premessa era d’obbligo caro. Dunque,
dicevo che di sport ne ho fatti parecchi… e nel tempo si sono evoluti verso
quel qualcosa di più selvaggio… dalle corse su strada alla corsa in natura,
dall’arrampicata in palestra a quella in falesia… insomma una ricerca di
maggior libertà sia del gesto che nell’ambiente dove avviene.
Per il mio “ritorno” all’attività, incuriosito dalla
proposta di un amico che ho conosciuto in Islanda, parteciperò al Fisherman’sFriend Strongmanrun a Rovereto: un percorso ad ostacoli da ripetere due volte
per un totale di 20 km. L’anno scorso c’erano circa 2500 persone. La sfida mi
ha acchiappato subito. Iscrizione fatta e "allenamenti iniziati". Si va cari! Si
va!
Ora è tutto in funzione di quella corsa. No non la prendo
troppo seriamente, solo che mi piace l’obiettivo e il fatto che ogni tipo di
allenamento sarà finalizzato a quell’evento…
Rispetto a quanto fatto in “carriera”, la Strongmanrun è un
qualcosa di non convenzionale che sta prendendo sempre più piede e destando interesse
tra la gente di tutte le età; essa coniuga infatti la mera azione fisica, al
divertimento… individuale o di gruppo. Si tratta di un evento non competitivo
che lo si può prendere con serietà per tentare di primeggiare sugli altri
concorrenti così come una divertente azione di squadra.
“… maaa e sti
allenamenti?? Ti alleni con metodo o alla cazzo come al solito?”
La seconda che hai detto.
O meglio. Fermo restando che allenarsi con metodo e
programmazione paga molto, nel contesto più godereccio di questi eventi… dove
nemmeno non ho particolari velleità competitive, preferisco allenarmi a
sensazione.
L’allenamento dovrà consistere comunque in una buona base
aerobica e di resistenza alla corsa prolungata (ricordo che son 20 km…
interrotti da diversi ostacoli). Nel mezzo sarà necessario usare le doti, mai
sopite ma dormienti, di arrampicata, ginnastica artistica, nuoto ecc… per saltare, stare in equilibrio, tirarsi su,
nuotare, strisciare, correre… insomma tutta una commistione di abilità che bene
o male ho acquisito e che stanno al momento dormendo da qualche parte dentro di
me nell'intramuscolo e nell'intracervello.
Nei giorni scorsi ho fatto un po’ di allenamento di corpo
libero… quindi salto con la corda, piegamenti, flessioni, posizioni trattenute come è tanto di moda,
trazioni ecc. E tutto con il peso del mio corpo, no pesacci di ghisa... che poi mi cadono e mi scheggiano le mie bellissime piastrelle!
Oggi corsa in carso.
Meravigliosa corsa… sensazioni molto buone devo dire. Il carso dietro Monfalcone, tra salitelle e sentieri dentro il bosco, a volte diventa il mio parco giochi dove trovo la concentrazione e l’isolamento necessario… oltre che bellissimi paesaggi e meravigliose manifestazioni naturalistiche come ad esempio d’autunno il rossore del sommaco o i tramonti in ogni periodo dell’anno.
Oggi ce n’era uno stupendo... sono arrivato in cima al "monte"... stravolto dal caldo e grondante di sudore dopo una salita che non facevo da tempo... mi sono acquattato sulle gambe... e mi son messo a guardare... a guardare... e certe volte sei talmente immerso in quella bellezza che non ti accorgi che ti stanno scendendo delle lacrime per l'empatia con l'universo.
Meravigliosa corsa… sensazioni molto buone devo dire. Il carso dietro Monfalcone, tra salitelle e sentieri dentro il bosco, a volte diventa il mio parco giochi dove trovo la concentrazione e l’isolamento necessario… oltre che bellissimi paesaggi e meravigliose manifestazioni naturalistiche come ad esempio d’autunno il rossore del sommaco o i tramonti in ogni periodo dell’anno.
Oggi ce n’era uno stupendo... sono arrivato in cima al "monte"... stravolto dal caldo e grondante di sudore dopo una salita che non facevo da tempo... mi sono acquattato sulle gambe... e mi son messo a guardare... a guardare... e certe volte sei talmente immerso in quella bellezza che non ti accorgi che ti stanno scendendo delle lacrime per l'empatia con l'universo.
Il ritorno dalla corsa... s'è fatto sul serio stavolta. |
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