TOP RACES e PERSONAL BESTS

TOP RACES e PERSONAL BESTS
1) Sky Race Forni di Sopra (20 km, D+ 1.700 m): 2h 57' 38 '' (2007)
2) Maratonina Trieste (21 km): 1h 22' 23'' (2006)
3) Camignada poi sie' refuge - Misurina > Auronzo (30 km, D+ 1.319 m, D- 2.213): 4h 10' 06' (07/08/11)
4) Sky Race Monte Cavallo - Piancavallo (PN) - (20 km, D+ 1.650 m): 3h 54' 59'' (11/09/11)
5) Cavalcata Carsica 2011 - (50 km, D+ 1.000 m): 6h 07' (04/12/11)
6) Ecomaratona Clivius - Monteforte d'Alpone (VR) - (42 km, D+ 1.550 m): 4h 49' 12'' (22/01/12)
7) TCE (Traversata dei Colli Euganei) - Villa di Teolo (PD) - (42 km, D+ 2.000 m): 5h 37' 10'' (15/04/12) - link

RACES 2014
1) Coppa Gorizia - 1^ prova, Dobbia di Staranzano
2) Coppa Gorizia - 3^ prova, Aquileia

martedì 29 novembre 2011

Cavalcata carsica con pioggia: quali rischi? si può fare?

Salve a tutti, o trailers scalpitanti per la "cavalcata carsica" 2011!!
Già, le previsioni meteo non sono proprio granché, anzi pessime! Istruzioni per l'uso? Vediamo cosa si può dire in merito... Come il nome suggerisce il trail si svolge in ambiente "carsico" e tale è il terreno su cui si "cavalca". Le previsioni, almeno ad oggi, prevedono deboli piogge (ma siamo solo martedì e cambieranno parecchie volte prima di domenica!!).
Indipendentemente da questo dubbio che ci tormenterà fino almeno alla vigilia, prendere la pioggia in carso per esperienza non è cosa da poco e vanno valutati bene attrezzatura e approccio.
Dal punto di vista del terreno il carso è praticamente uno scolapasta! A meno che non ci sia un diluvio, il terreno drenerà meravigliosamente l'acqua. Tratti fangosi ve ne saranno veramente pochi, tratti erbosi qualcosa in più; la maggior parte del percorso è dunque su sentieri con buon terreno compatto e sassoso.
Ma quali sono i rischi?
Beh, se un momento fa ho fatto le lodi per il drenaggio, il carso presenta soprattutto sentieri e stradine con rocce "affioranti" bloccate a terra; le stesse possono risultare se bagnate molto scivolose e dunque pericolose soprattutto per le tanto delicate caviglie del trailer moderno. Attenzione quindi soprattutto alle storte!
Altra problematica possibile sicuramente nelle discese e fino a metà percorso circa il rischio di scivolamento sulle foglie che in questi mesi sono cadute a terra.
Punti di riparo: non ve ne sono molti, anzi quasi nessuno se non gli alberi, anch'essi ormai senza troppe foglie.
Ci si bagna? Normalmente non ci sono molti passaggi angusti o tra i cespugli, per cui ci si bagna o ci si sporca solo in caso di caduta!
Sperin ben dai.... ;)

mercoledì 23 novembre 2011

Cavalcata carsica, terzo settore: in compagnia da San Pelagio a Iamiano

Domenica 20 novembre finalmente abbiamo completato "l'opera": trail sul terzo settore della "Cavalcata Carsica" seguendo il sentiero CAI n° 3 (da San Pelagio a Iamiano).
Bella giornata, inizialmente freddina ma ci sta visto il periodo, seguita poi da un bel sole tiepido che ci ha accompagnati fino all'arrivo.
In generale il percorso fatto risulta molto più "corribile" rispetto agli altri due settori con una buona percentuale di tratti su stradine sterrate e agile sentiero; bitume prossimo allo zero (solo durante un attraversamento in paese).
Carrareccia e muri a secco
Saliscendi in bosco
Dislivello: complessivamente è decisamente negativo, motivo per cui la corsa risulta più agile, che non è male dopo parecchi km di corsa. I primi km sono in "saliscendi" ma mai impegnativi ed attraversano brevi tratti di bosco su stradine sterrate e single track. Dopo un po' si arriva in "cima" al monte Sambuco (ben 213 m slm). Da qui una breve discesa su sentiero leggermente tecnico (rocce) e poi si prosegue veloci in un contesto meravigliosamente colorato dall'autunno!







Cima del monte Sambuco (213 m slm)
Discesa dal monte Sambuco
C'è solamente una salita un po' più impegnativa sul percorso all'altezza della Cartiera di San Giovanni di Duino che se non affrontata con la calma ti può ben segar le gambe.
Segue una piccola discesina e dopo circa un km una superdiscesa di circa 100 m D- molto ripida e con fondo di pietre smosse, probabilmente da temerari in MTB.
Passata indenne questa discesa dove alla  fine si trova un recinto con simpatici cavalli curiosi, ci si lascia poi avvolgere dalla natura su un facile percorso che permette di guardarsi in giro.
Infine si arriva a Iamiano... manca solo l'ultima salitella che sancisce il nostro arrivo.
Locals
Dalle non proprio ortodosse misure (chi era dotato di gps ha perso per un po' i satelliti) la lunghezza complessiva del tratto ammonterebbe a circa 16 km.
Ora mancherebbe "solamente" fare la Cavalcata tutta d'un fiato... per questo l'appuntamento è per il 4 dicembre a Pese e mi sa che saremo veramente in tanti quest'anno.

giovedì 10 novembre 2011

Moonlight trail running, l'altra faccia del carso

C'è crisi, ma lavoro più di sempre in questo periodo tanto che son tre giorni che non riesco ad andare in agenzia viaggi per ritirare i biglietti per Londra (domani si parte) arrivando a casa troppo tardi da trovar chiuso.
Stavolta ho fallito l'appuntamento per tre minuti, mi resta solo domani mattina altrimenti si rimane a casa!
Sconsolato e stanco dall'ennesima intensa giornata parcheggio l'auto, esco e guardo in alto... la luna, una luna piena come da tempo non la vedevo.
E perché no? La frontale giace da tempo inutilizzata nel cestino, ma forse nemmeno servirà.
Cambio veloce, brontolio di stomaco sedato con un pugno di cereali, scarpe... humm... stavolta prendo le Asics Upterra... e via!
Moonlight running
C'è una linea sottile che separa due stati di equilibrio stabile, una linea che non rappresenta altro che quei 20 secondi di completa indecisione sul da farsi nutrita dallo stimolo di andare e quello di restare... poi si arriva al bivio... stavolta non ci si siede, si va!

Decido di fare un percorso relativamente semplice, 95% sterrato/sentiero concedendo pochissimo al bitume. Il trail vero e proprio inizia al Parco Rocca (Monfalcone) dove prendo subito la carrareccia e poi il sentiero che porta alla Rocca. L'arrivo in cima quasi mi stupisce, non l'avevo mai vista così da vicino di notte, illuminata.
Guardo dall'alto Monfalcone e la sua piazza, sento ormai lontani e ovattati i rumori della città; più vicini invece l'odore della vegetazione umida e il suono dei rami e delle foglie agitate da un leggero vento tiepido.
In meno di un minuto riparto seguendo il sentiero che mi porta alla discesa dalla Rocca alla volta della prossima salita... una cinquantina di metri D+ e arrivo allo spiazzo da cui dipartono 4 carrarecce... proseguo in leggera discesa verso la vallata alla volta del lago di Doberdò.
C'è un'atmosfera quasi magica e mi trovo a mio agio nel correre in mezzo al silenzio del carso; scendo ancora un po' e l'aria si fa ancora più tiepida, ho quasi caldo... corro tra cespugli che in questo periodo di giorno hanno colori infuocati e che ora sono ombre che sibilano al mio passaggio. E' bello sentire il frastuono che fanno le scarpe prima su terra battuta, poi sui sassi... a tratti su fanghiglia che non si è ancora asciugata dopo l'ultima pioggia, poi attraverso l'erba; stasera ogni rumore, ogni sfioramento è una scoperta.
Costeggio il lago di Doberdò in un tratto di strada asfaltata... la luna è sempre lassù che illumina il percorso, la frontale è rigorosamente spenta.
Raggiungo una carrareccia che mi fa tornare in quota e chiudo il giro risalendo alla rocca. La stanchezza non si fa sentire, ma il brontolio allo stomaco ora non mi da' più tregua e decido di rientrare per il rito della doccia e cena.
Bello, mi sono divertito... sensazioni così si provano solamente in alcune circostanze, ecco questa era una di quelle...
Da provare, il chiaro di luna non tradisce mai le aspettative.
Alla prossima.

lunedì 10 ottobre 2011

Trail running in carso: "cavalcata carsica" (sentiero CAI n° 3) e sentiero "Abramo Schmid" (CAI n° 79)

Trailers triestini ed isontini all'arrembaggio!!!
Grazie ad un paio di amici appassionati di trail (Gianmarco e Michele) recentemente mi sono cimentato in alcuni trails nel carso triestino ed isontino, in particolare abbiamo fatto la ricognizione della cosiddetta "Cavalcata Carsica" (sentiero CAI n° 3) e, sabato scorso, del sentiero CAI n° 79.
Il sentiero n° 3, che da Pese dopo circa 50/53 km raggiunge Iamiano, lo abbiamo suddiviso in tre segmenti da fare in date diverse (ad oggi dobbiamo completare l'ultimo terzo da San Pelagio a Iamiano) e di questo racconterò in un prossimo post.
Il sentiero n° 79 è stato invece una recente scoperta per me, che fino ad ora non mi sono mai spinto oltre il lago di Doberdò, bazzicando di fatto tra i sentieri dietro la rocca di Monfalcone.
Incuriosito dai racconti dei due amici, dicevo, sabato 8 ottobre in compagnia di Marco e Michele sono uscito per la ricognizione; a dirla tutta siamo partiti da Iamiano per questioni di tempo lasciando ad altre uscite il tratto che arriva da Medeazza (che Gianmarco e Michele mi dicono aver ripulito e liberato con fatica e dedizione dalla vegetazione per un più agevole passaggio).
Raggiunto il 79 seguendo per un tratto il sentiero n° 75, abbiamo deviato per il monte Kremenjak (quota 235 m), cima dalla quale si gode una splendida vista a 360° dal mare ai monti sloveni, per poi proseguire sul tracciato stabilito.
Dal punto di vista storico, il sentiero segue le tracce del famoso "cordolo", un percorso utilizzato dalle pattuglie di confine lungo la linea di demarcazione con la vecchia ex-Jugoslavia. Si nota infatti spesso una serie di sassi ben posizionati a terra che seguono il sentiero, nonché i tipici cartelli di attenzione alla vicinanza del confine con la Slovenia.
Dal punto di vista del trail, il sentiero si sviluppa con continui saliscendi attraverso boschi, carrarecce e vegetazione bassa; a volte il tracciato diviene una vera e propria traccia ed è necessario procedere con cautela se non si conosce bene l'itinerario facendo attenzione ai segnali.
Si arriva alla fine, dopo una bella discesa veloce attraverso un bosco, ai 40 m slm di Gabria Superiore prima su carrareccia e poi su strada asfaltata.
Soddisfatti della bellezza del percorso che a tratti è quasi selvaggio, siamo rientrati seguendo lo stesso itineriario, con qualche piccola variante.
Arrivati a Iamiano, abbiamo totalizzato circa 21 km direi molto allenanti ed affascinanti.
Il sentiero CAI n° 79 (fucsia) e CAI n° 3 (giallo)

giovedì 29 settembre 2011

Il mio parco scarpe trail

Asics Gel Upterra

Scarpe trail con cui per il momento ho fatto una Camignada e la sky-race Monte Cavallo a Piancavallo, oltre che gli ultimi allenamenti prevalentemente su terreno carsico. Adatte per piedi a pianta larga o medio-larga, comode in punta, stabili e protettive.
Comfort: 8
Ammortizzazione: 8
Grip: 7,5
Resistenza: 8
Leggerezza: 7,5

La Sportiva Raptor GTX

New entry. Scarpe che promettono molto... non le ho ancora provate, ma il giudizio iniziale è più che positivo relativamente al comfort, stabilità, resistenza, leggerezza... se i test andranno bene le utilizzerò nei trail sulla distanza tra i 30 e 50 km.
Altre scarpe no-trail
- Zoot Ultra TT 4.0 (triathlon)
- Asics Gel Cumulus 12
- Mizuno wave Precision 8

sabato 17 settembre 2011

4^ Skyrace Monte Cavallo: resoconto

Domenica 11 settembre 2011, ore 8.30: parte la Sky-Race Monte Cavallo da Piancavallo.
Sinceramente non ricordavo quanto dura fosse una skyrace, l'ultima l'avevo affrontata nel lontano 2007 a Forni di Sopra. Come sempre un po' emozionato negli attimi prima del via, resto in attesa del momento di affrontare la corsa: 20 km e 1650 m D+.
START
 La partenza è concitata e parto subito per raggiungere una posizione decente per i primi km... il tratto è bello e in leggera discesa per cui il fiatone non si fa sentire molto e staziono nelle prime 50 posizioni.
Il serpentone nei primi km
Dopo un bel tratto, affiancati anche da un branco di mucche che ci correvano a fianco, passiamo in un bel boschetto fino all'attacco della salita che prima è dolce, poi sempre più ripida... si cammina.
Per me è dura, e non capisco, ma l'unica giustificazione della fatica è il poco allenamento (specifico)...a tratti mi fermo per lasciar passare e perdo preziose posizioni, respiro un po' e riattacco. La salita sembra lunghissima e raggiungo finalmente la forcella Val Grande (1926 m slm). Il caldo si era fatto sentire un po' e il punto acqua allestito sul posto mi ha fatto molto piacere!! Si riparte in leggera salita su terreno carsico e molto tecnico (anche un po' scivoloso direi) verso il rifugio Semenza (2020 m slm); da qui una lunga discesa su sentiero roccioso prima e poi bosco, arrivo a Malga Pradosàn (1338 m slm). Segue una luuuunga e costante salita verso la seconda forcella... i luoghi attraversati sono bellissimi e un po' compensa la fatica che ormai sto sentendo... infine l'arrivo in forcella La Palantina (1778 m slm)... gli ultimi 200 m sono quasi un calvario e arrivo in cima con vista annebbiata e con una banda opaca nel lato superiore del campo visivo... sto per svenire?? Boh... vedo che una volontaria del pronto soccorso mi osserva ogni tanto... respiro un pochino... la vista torna normale, riparto... fiuuuu...passata anche questa.
Prima dell'ultima discesa ci sono ancora un 200 m D+ che sinceramente non mi aspettavo così duri, seppur graduali. Poi la discesa, un po' pericolosa, scivolosa... gli esperti la chiamano "discesa tecnica"... mah!!.
L'arrivo finalmente, incitato nell'ultimo km da un concorrente delle aquile friulane.
Chiudo con un tempo secondo me altissimo (ma non ho confronti) di 3h 54' 59'' e attorno al 150° posto (su più di 300 concorrenti).

ALCUNE IMMAGINI AMENE DEL GIORNO PRIMA DELLA CORSA:



VALUTAZIONE DELLA CORSA
Come sempre segue una valutazione a caso della gara:
- organizzazione e volontari: bravissimi, presenti e molto professionali.
- balisaggio: perfetto, nemmeno un ipovedente potrebbe sbagliare percorso
- segnalazioni sul percorso: ottime, erano segnalati con tanto di cartello e personale persino i sassi scivolosi
Info sulla gara: vedi sito http://www.montanaiaracing.it/skyrace/
Il video:

RECUPERO
Per la gioia di molti pubblico questa foto che testimonia il mio perfetto deutch-style!! Aahahhahahahah
My recovery socks

mercoledì 7 settembre 2011

Sensazioni... emozioni... trail

Quattro giorni alla Sky Race del Monte Cavallo... la magia si ripete, ancora una volta si parte per un'avventura, una nuova esperienza di crescita interiore.
Non so perché... non l'ho ancora capito, ma trovarmi là in mezzo alle montagne,
piccolo piccolo dietro la fettuccia di partenza della Camignada...
...in quegli attimi di quiete e pace prima del via...
oppure
in ginocchio, stremato, dopo l'arco di arrivo della Skyrace di Forni di Sopra di qualche anno fa...
...in quegli attimi che concentrano e trasformano in gioia la sofferenza provata e la meraviglia dei paesaggi ...
non so perché... ma in quegli attimi,
sensazioni ed emozioni, lacrime e singhiozzi incontrollabili...
si impossessano per qualche istante di me...
Questo è il mio posto... questo è il mio spirito.

mercoledì 31 agosto 2011

12° Triathlon Sprint Città di Trieste: resoconto

Domenica 28 agosto si è svolto il 12° Triathlon Città di Trieste, distanze Sprint, con partenza ed arrivo nei pressi del bagno comunale “Lanterna” - Molo F.lli Bandiera.
Personalmente questa gara sanciva il mio ritorno alle gare di triathlon dopo uno stop di ben 4 anni.
Foto squadra pre-start
Frazione natatoria.
Muta vietata (t>22°C), meglio. Partenza IN acqua (per via dei sassi del fondale e delle condizioni di uscita al largo). Contrariamente a quanto mi aspettassi l’uscita dall’acqua è più che positiva e mi stupisco quando all’inforcar del biciclo vedo che mi affiancano Giulio (che subito parte lanciatissimo), Criko e Alessandro.
Verso la prima boa

Uscita dall'acqua
Frazione ciclistica.
La frazione ciclistica è quella che temevo maggiormente, infatti: subito perdo il gruppetto dei miei compagni di squadra (animati dalla lotta per la famosa “coppa del nonno”); perdo il primo vero gruppo con cui riuscivo a stare bene alla caduta della catena in corrispondenza del rampone della piscina (2° giro)… vabbé… mi raggiunge il mitico Edi con cui piloto il gruppetto a 46 km/h verso le rive per il 3° giro quando alla rampetta, prologo del rampone, cedo nuovamente e il gruppetto se ne va… vabbé… il quarto giro lo faccio con i reduci, gli amatori e anziani vari i cui componenti facevano gara a chi andava più lento… prendo confidenza e guido io; posizioni perse: tantissime (circa 30 almeno). Impressioni: visto l’allenamento prossimo a zero in questa specialità è quasi andata benone per le sensazioni avute.

Frazione podistica.
Bene… un po’ imballato inizialmente, è purtroppo finita quando iniziavo a far girare bene le gambe… troppo corta (saranno stati nemmeno 4 km a occhio)!

Alla fine in via non ufficiale giungo 45° (4° di categoria), neanche male... Mi spiace per alcuni compagni di squadra che hanno avuto problemi meccanici e forature varie.


Rivà!
Impressioni sull’organizzazione: un po’ spartana, nemmeno regge il confronto con quella dello Sprint di Gorizia (se Gorizia 10, Trieste 2); sicuramente la cosa sarà dovuta al cambio di location avvenuta per mancato ottenimento di permessi per Grignano, ma le lamentele dei bagnini dello stabilimento balneare sui disagi dovuti alla manifestazione e il ”non mi hanno avvisato di niente”, “non so nulla” la dicono lunga…e non commento oltre.

Impressioni sulle condizioni di gara: non male il percorso in acque libere, protetto dalle onde e ben segnalato dalle boe gialle; forse l’uscita dall’acqua sui sassi non è stato il massimo e sembra che nessuno si sia schiantato sui distributori di caramelle al transito pericoloso attraverso la casupola degli ingressi dello stabilimento. In bici non ci sono stati grossi problemi logistici…solo un fastidioso vento che sulle rive cittadine risultava laterale che (mi) ha complicato un po’ le cose. Percorso podistico mediocre, ma molti si sono lamentati per la poca attenzione dei passanti nei confronti dei partecipanti e come detto, percorso molto corto; in questo caso però il vento di bora ha aiutato un po’ a rinfrescare “il motore”. Nessun punto rifornimento acqua sul percorso (ma nemmeno serviva forse).
Seguono i ringraziamenti agli amici del CSA Gorizia Triathlon che hanno contribuito anche loro a creare un clima rilassato e amichevole.
Altre info su www.goriziatriathlon.it

lunedì 8 agosto 2011

39^ Camignada poi sié refuge: resoconto

7 agosto 2011. Ore 5.30. E’ il giorno della Camignada, la mia prima volta… non assaporavo queste sensazioni “ansiotiche pre-gara” da parecchio tempo e mi ritrovo a girovagare in mutande per la camera in cerca di quanto tanto meticolosamente preparato la sera prima… mancano 2 ore e mezza al via che avverrà a 40 km da questa stanza…
5 minuti e son giu’ al parcheggio con zaino in spalla… troppa fretta… a colazione non c’è ancora nessuno. Ok, aspetto ancora un po’. Finalmente gli altri partecipanti che alloggiano nel mio albergo (Albergo Trieste di Lorenzago), scendono…
Raccolto, nel mio sopraggiunto torpore pre-mattutino, in un maglioncino in cotone e sorseggiando il caffelatte do’ un’occhiata in giro… vedo sfoggiare scarpe da trail supertecniche all’ultima moda, magliette che testimoniano l’ultimo ultratrail portato a termine… e penso… “non è che sto facendo il passo più lungo della gamba? D’altronde è parecchio che non faccio questo genere di corse, mi sento anche un po’ affaticato muscolarmente, non mi sento granché pronto… insomma 30 km son tanti…”… ma non ci metto molto a scacciare questi pensieri negativi: “cavoli, è la prima volta qui… prendiamola con vero Spirito Trail e andiamo a divertirci!
Arrivo con Paolo al pullman in P.zza Vigo e si parte… strada facendo, curva dopo curva, la temperatura sul display dell’autista scende gradualmente fino ai 15°C (beh, pensavo peggio). Arriviamo finalmente a Misurina Lake (1745 m slm), località in fermento per l’occasione. Nei pressi della linea di partenza mi godo l’atmosfera creata da più di mille appassionati che non vedono l’ora di affrontare la prima salita.
Si parte alle 8.15 (meglio, così ho un po’ di tempo in più per riscaldarmi con qualche allungo).



Il primo km si snoda lungo la strada asfaltata che porta all’attacco del sentiero per il rif. Auronzo. Parto benino e resto nei primi cinquanta, ma ho un fiatone terribile e rallento un pochino. Inizia il primo tratto di sentiero e con esso, la salita… è ripida e si cammina, poi si corre un po’… poi si cammina di nuovo… così fino al primo controllo del rif. Auronzo (2330 m slm). L’ascesa è duretta e perdo un po’ di posizioni; è normale penso, non ho un passato da scalatore (solo da arrampicatore) e non mi sono allenato bene per questo…
Al rifugio Lavaredo (2344 m slm) c’è il primo ristoro e mi studio le varie pietanze proposte, evito il cioccolato… prendo un the caldo e una compressa di sali (non mi serve altro al momento); saliamo ancora un pochino e si arriva al rif. Locatelli (2405 m slm)…
I panorami che attraversiamo sono spettacolari… peccato che non abbia nemmeno il tempo di fermarmi e dare una rapida occhiata alla maestosità del teatro dolomitico… correndo penso che fra qualche settimana mi rifaccio il percorso con gran calma e con altri obiettivi.
L’avventura prosegue passando per i rifugi Pian di Cengia (2522 m), Comici (2224 m) ed infine Carducci (2297 m).
L’ultima salita, la forcella che separa il Comici ed il Carducci, è per me terribile e verso quasi la fine un crampo al quadricipite destro mi fa perdere una marea di posizioni…mi fermo più volte… in cima c’è un vento fortissimo e debbo per forza proseguire limitando lo stretching che volevo fare…
Poi la discesa della Val Giralba… è lunghissima (7 km) e si snoda prima su tratti di ghiaione, poi sentiero, si attraversa poi il bosco e l’ultimo tratto è carrareccia… le gambe ormai sono doloranti, al limite dei crampi i quali compaiono in accoppiata ai quadricipiti nell’ultimo saliscendi e mi accompagnano nei 5 km finali… ricordavo un triathlon olimpico corso nel 2003 a Grado, con crampi ad entrambe le gambe dal 2° km di corsa fino al 10° km… ma questa esperienza è stata di gran lunga peggiore: con 25 km lasciati alle mie spalle e un dislivello positivo e negativo importanti, anche un tratto in piano o addirittura leggera discesa risulta terribile!


… arrivo stremato, ma ovviamente contento, in 4h 10’ 06’’ (225° assoluto); il prossimo anno ci sarò di nuovo e farò meglio!



mercoledì 27 luglio 2011

Avvicinamento alla Camignada: Repen – M.te Lanaro

Ieri seduta di allenamento da Rupingrande (Repen) al Monte Lanaro (Volnik) la cui cima raggiunge i 544 m e costituisce la dorsale di confine tra Carso Triestino e Carso Sloveno. Nei pressi della cima passa anche il mitico sentiero n° 3, teatro della Cavalcata Carsica a cui avrei in animo di partecipare.
Ho voluto ripercorrere il tracciato seguito in una camminata domenicale fatta quest’inverno… giusto per fare qualcosa di conosciuto, senza troppi pensieri.
Parcheggio l’auto nello spiazzo (trovato a fatica, la memoria non mi ha aiutato molto) da dove parte la stradina prima asfaltata poi sterrata del sentiero n° 24 (circa 365 m slm).
Paesaggio vario e interessante…. temperatura buona, lieve pioggerellina che aveva appena finito di bagnare le foglie, terreno un pochino fangoso e sentiero con evidenti segni delle piogge dei giorni scorsi.
La salita è abbastanza tranquilla e constante, qualche saliscendi che fa solo che bene e poi l’ampio ma ripido sentiero che porta in vetta…l’allenamento non è ancora al top e l’affaticamento in questo tratto è notevole. Arrivo in cima (tempo 27’ 19’’) dove sciolgo un po’ le gambe, do’ un’occhiata al bel panorama e al singolare cippo trigonometrico, siglo il libro di vetta posizionato sotto la vedetta (foto) e me ne ritorno giù in altrettanta tranquillità.
La discesa la volevo fare seguendo il sentiero n° 4 che imbocco al bivio dopo circa 10 min di corsa, ma trovo che a circa 300 m è stato sbarrato da una recinzione con filo spinato… probabilmente qualche privato non vuole che sconosciuti tapascioni attraversino i suoi terreni… mi chiedo se però questo sia corretto… rassegnato, ritorno sui miei passi e rientro per lo stesso sentiero che mi ha portato su in vetta.
L’ultimo tratto di strada asfaltata è un bel saliscendi… chiudo la corsetta in meno di 45 minuti; la prossima volta mi inventerò un percorso un po’ più lungo.

Note:
- L’altimetria non la metto… la prossima volta…
- La foto è quella dell’ultima escursione domenicale (gen 2011).

martedì 7 giugno 2011

TRIATHLON CITTA’ DI GORIZIA 2011

TANTE LE NOVITA' PER L'EVENTO DELL'11 E 12 GIUGNO


Ci sarà tempo fino al 9 giugno per iscriversi alla quarta edizione del Triathlon “Città di Gorizia”, in programma domenica 12 giugno, fermo restando che le adesioni potrebbero essere chiuse prima, in caso di raggiungimento del numero massimo di iscritti (250).
Come negli anni passati sono attesi anche atleti prestigiosi, sia italiani che d’oltreconfine.
Oltre quattrocento sono stati i partecipanti alla manifestazione dello scorso anno, tra agonisti, amatori e giovani, quota che il CSA Gorizia Triathlon si propone di superare grazie alle numerose novità apportate alla formula collaudata dando vita alla due giorni di sport “Let's Go Triathlon”.
La gara vera e propria sarà infatti corredata da due appuntamenti di carattere promozionale e da prove per i giovani, oltre che da una serie di eventi collaterali.
Sabato 11 ci sarà un doppio appuntamento promozionale, ovvero il Duathlon Mtb, una novità assoluta per la manifestazione, e l’Aquathlon, che lo scorso anno ha ottenuto grande successo.
La serata proseguirà con una festa aperta a tutti, con musica dal vivo e chioschi gastronomici.
Domenica 12 i primi a partire nella mattinata saranno i più giovani, su diverse distanze a seconda delle categorie. Alle 12.45 sarà la volta di agonisti, amatori e master in lizza nel Triathlon Sprint, con 750 metri di nuoto nella piscina di via Capodistria, 20 chilometri di ciclismo lungo un percorso che comprenderà la salita del monte San Michele e 5 chilometri di corsa su sterrato e asfalto (due giri da 2,5 chilometri).

Per far conoscere le bellezze di Gorizia e del suo circondario agli atleti e ai loro accompagnatori, il CSA Gorizia Triathon propone pacchetti di soggiorno in bed&breakfast e strutture convenzionate, con la possibilità di beneficiare dell'iscrizione gratuita al Triathlon Sprint.

Tutte le informazioni, compreso il modulo necessario ad  aderire, sono disponibili on-line sul sito www.goriziatriathlon.it.

[fonte: comunicato stampa del 09 maggio 2011 ASD CSA Gorizia Triathlon]

martedì 31 maggio 2011

Resoconto marcia "TI COL MUS E MI COL TRAM" - 29.5.2011

Una bellissima mattinata con cielo terso ed un sole non troppo forte hanno incorniciato la marcia "Ti col mus e mi col tram" dello scorso 29 maggio con partenza da Opicina (Trieste).
Vista la buona condizione di forma non abbiamo potuto esimerci dal scegliere la maggiore lunghezza proposta dall'organizzazione (18 km) che era anche quella che si prospettava più remunerativa dal punto di vista dell'ambiente e del panorama. Ecco alcuni highlights del trail...
Dopo i soliti convenevoli dell'iscrizione e consegna cartellino che avvengono nella sala biglietteria della stazione di Opicina, si parte in piano su stretti vicoli e stradine che attraversano le case per iniziare la salita in corrispondenza del cimitero. Dopo poche centinaia di metri ci si immette in una carrareccia e la salita diventa un po' più impegnativa, ma Patty non molla e tiene il ritmo che naturalmente diminuisce un pochino. Alla fine della salita si giunge in una zona boscosa e grazie ad un breve saliscendi si arriva al punto panoramico che permette di osservare dall'alto la città di Trieste e lo splendido golfo. Continuiamo a correre su sterrato in mezzo al bosco... posti molto carini anche per una gita domenicale o per una camminata solitaria in meditazione... dopo un po' inizia la discesa fino al ristoro che raccoglie anche gli altri percorsi più brevi.
Ci si tuffa poi in uno splendido boschetto e seguendo i sentieri si prosegue fino a sbucare in zona Monte Grisa...quindi discesa asfaltata fino all'inizio della Napoleonica. Cambio il passo e lascio Patty al suo ritmo ad inseguire la locomotiva (che stavolta non raggiungerà come nell'ultima marcia). Il percorso della Napoleonica, sebbene molto bello e panoramico, è tecnicamente impegnativo presentando una  pendenza positiva, leggera ma continua, fino alla sua conclusione (obelisco) dove è allestito l'ultimo ristoro.
Due km dopo si rientra ad Opicina e l'ultimo tratto è in comune con l'andata.
Tempo di percorrenza: 1h 40m circa.
Dal punto di vista organizzativo, manifestazione impeccabile. Come al solito complimenti e un grazie a tutti i volontari.
Tornati a casa poniamo i nostri attrezzi ginnici a prender il fresco e ci prepariamo per la prossima avventura.

mercoledì 25 maggio 2011

TI COL MUS E MI COL TRAM - XXIX edizione

Tutto pronto per la XXIX edizione della marcia non competitiva a passo libero denominata TI COL MUS E MI COL TRAM che si svolgerà domenica 29 maggio 2011 a Opicina (TS) e dintorni.
La manifestazione, omologata FIASP, si svilupperà lungo tre percorsi di km. 7, km. 12 e km. 18 con partenza dal piazzale della Stazione Ferroviaria di Opicina dalle ore 9.00 alle 10.00.
La marcia si svolgerà su un nuovo tracciato misto asfalto e sentiero che si inoltra tra i boschi del carso costellato di angoli ameni, carrareccie, vecchie case carsiche e stagni.
Sarà possibile vedere il panorama e i simboli di Trieste dall'alto (per i percorsi di 12 e 18 km): il golfo di Trieste, il Faro della Vittoria e il Castello di Miramare.

Il programma e tutti i dettagli sul sito G.S. Amici del Tram de Opcina

martedì 24 maggio 2011

Marco Olmo, la leggenda della corsa estrema

Un uomo normale che fa cose straordinarie.
Questo è Marco Olmo, l’ultramaratoneta piemontese che a oltre 60 anni continua a salire sul podio delle più prestigiose gare internazionali. Nella sua carriera ha attraversato montagne e deserti, sostenuto competizioni che impongono distanze, terreni, dislivelli e temperature impressionanti. Per gli specialisti dell’ultra trail , ma non solo, Marco è un autentico mito - prima ancora che per i suoi risultati...
... decisamente eclatanti - per il suo coraggio, la sua tenacia, le sue caratteristiche atletiche e soprattutto umane.
Non è molto che ho acquistato le due ultime pubblicazioni su Marco Olmo:
  • il libro "Correre è un po' come volare"
  • il DVD "Il corridore"
Due opere che consiglio vivamente agli appassionati, ma anche a coloro che vogliono scoprire la grandezza sportiva ed umana di Marco.




Il sito de "Il corridore" (DVD)
Il libro "Correre è un po' come volare"

Marco Olmo su Wikipedia